Vacanze 2022-Il tour dell’improvvisazione e del disagio: da dimenticare!
Causa un intervento che ho subito non siamo stati in grado di poter programmare le nostre vacanze estive, cosa questa che, come ogni anno, organizzavamo tre/quattro mesi prima. Stante l’incertezza quindi delle tempistiche relative alla mia operazione il 5 agosto tramite Secret Escape, abbiamo visto la promozione del tour in Turchia, organizzato secondo le seguenti tappe Istanbul, Ankara, Cappadocia, Pamukkale e una settimana di mare a Bodrum. Abbiamo quindi prenotato versando quanto, l’agenzia” Yalla Yalla”, a cui ci ha rimbalzato Secret Escape, ci ha chiesto, ovvero il totale di oltre 3.000 euro del viaggio, stante anche la vicinanza della partenza ovvero il 10 agosto. La prima secondo noi grave discrepanza è nata dal fatto che un paio di giorni prima della partenza ci chiamò un incaricato dell’agenzia Yalla Yalla, dicendoci che l’hotel per la settimana al mare a Bodrum era in over booking e che avremmo dovuto scegliere un altro albergo versando 600 euro in più per l’upgrade ad un livello superiore, da quattro a cinque stelle. La cosa strana però, è stato il fatto che al 98% dei componenti il nostro gruppo è stata fatta la stessa proposta, pena l’annullamento del tour stesso: giudicate voi. Altre cosa davvero insolita per non dire altro, la pretesa in contanti di 100 euro a testa per le mance ai ristoranti e hotel e gli ingressi ai musei, cosa questa assolutamente fuori luogo e assai dubbia, così come i 20 euro a testa per l’autista e per la guida, anche questi chiesti in contanti quale extra quello che avevamo pagato in totale per il viaggio, oltre ai 68 euro per persona richiesti i primi due giorni di Istanbul senza motivazione alcuna, ma solo quale costo aggiuntivo per il tour giornaliero nella città. Ma cominciamo dall’inizio la descrizione di questo viaggio della disperazione, vissuto in una logica forzata di risparmio dei costi in modo da massimizzare i profitti del Tour operator Intra Tour e quindi, conseguentemente, anche dell’agenzia Yalla Yalla. Ad esempio, quando arrivavamo nei ristoranti, anche quelli più decenti, le due guide Aisham e l’altra, di cui non ricordo il nome, si prodigavano perché il menù fosse ridotto al minimo, tanto che, avendone io chiesto i costi, raramente abbiamo superato i 5/6 euro a persona, quando con uno o due euro in più, come abbiamo fatto noi in diverse occasioni, si sarebbe potuto mangiare meglio e non i soliti spiedini di pollo, polpette e verdure a cui ci hanno costretti per sette giorni. Comunque, arrivati a Istambul, in aeroporto, ci ha accolti tale Aisham, guida turistica a noi affidata dall’operatore viaggi Turco:” Intra Tour” in luogo di accordi tra Yalla Yalla e lo stesso. Una guida che, salvo pochi momenti, ha passato l’80% del tempo a parlare con il bravissimo autista o al telefono per affari suoi. Dopo averci raccolto nel punto prefissato dell’aeroporto, Aisham, ci disse di non preoccuparci della mezzora di ritardo che aveva avuto il nostro volo, perché l’hotel di destinazione aveva preparato comunque la cena, come da programma. Siamo quindi partiti con il nostro pullman alla volta dell’albergo arrivando, dopo una ora circa e scoprendo che quello non era l’hotel che avevano indicato nel programma, e che, data l’ora, al posto della prevista cena ci avevano preparato degli umili e desolati panini. A questo punto parte dei viaggiatori, me compreso, si sono ribellati pretendendo quanto previsto, indicato nel programma e ribadito da Aisham, ovvero la cena e, alle 23,30 circa, dopo che Aisham si era più volte messa in contatto con l’agenzia Intra Tour, il personale riaprì il ristorante, concedendoci un solo affannato cameriere per 40 persone e con del cibo arrangiato alla bene e meglio, quasi da avanzi per spazzatura. Il mattino dopo, con una pessima colazione, volendo andare nel centro di Istanbul, abbiamo scoperto che l’hotel dove risiedevamo distava oltre 20 chilometri dal centro e, pur essendo i taxi molto economici, l’andata e ritorno ci è costata in tre giorni oltre 100 euro. Noi non abbiamo seguito il percorso organizzato dal tour operator ma, essendo io stato per lavoro in Turchia decine di volte, ho preferito fare io da guida alla mia compagna e ad un'altra coppia. La sera rientravamo in albergo dove ci aspettava una cena minimale, con cibi e preparati davvero improponibili e scadenti. Il quarto giorno siamo partiti per Ankara, premetto che quasi tutti i giorni la guida, Aisham, ci imponeva sveglie alle 6,30 /7 davvero gravose, ma la distanza dell’albergo dal centro e il traffico di Istanbul o le altre destinazioni obbligavamo, secondo lei, a queste alzatacce. Arrivati ad Ankara ci siamo recati ad un ristorantino dove si è replicata la solita manfrina alimentare, ovvero cibo preordinato a basso costo: polpette spiedini di pollo e verdura con immancabili, onnipresenti melanzane. Delle visite organizzate posso dirvi ben poco se non menzionare i volti insoddisfatti dei miei compagni di viaggio. Il quinto giorno siamo andati in Cappadocia e ci siamo sistemati in un albergo che aveva riaperto tre giorni prima assolutamente disorganizzato., sporco con stanze obsolescenti e con un mangiare davvero mediocre: sempre le stesse verdure polpette o pollo. La nostra guida tutta entusiasta ci disse, appena arrivati, che potevamo disporre della piscina, peccato che la piscina fosse sprovvista di sedie sdraio, asciugamani o teli, e quant’altro necessario. Per la dimensione poi va precisato che aveva una dimensione paragonabile a poco più di una pozzanghera. Inoltre, quale costante per tutto il tour il personale degli alberghi, tranne quello di Ankara, non parlavano inglese, sputacchiavano qua e la qualche parola mista al turco che rendeva impossibile ogni conversazione e la nostra guida, ogni qual volta arrivava in una nuova location, improvvisamente spariva per farsi gli affari suoi. Anche la visita della Cappadocia l’abbiamo fatta da soli gustando ogni particolare del magnifico paesaggio, mangiando i buoni cibi locali e il pesce nei ristoranti dove ci ha portato l’autista che avevamo preso, evitando così, come poi ci hanno raccontato i nostri sventurati compagni di viaggio, visite concitiate e ristoranti di bassissimo livello con i soliti pollo e, polpette. All’alba del 7 giorno con ben 12 ore di pullman, fatta eccezione per la solita sosta al solito ristorante di basso livello a Konya, dove Aisham aveva programmato di arrivare alle 16 per il pranzo, e dove, grazie alle mie proteste e quelle degli altri viaggiatori, siamo riusciti pranzare 13e30., siamo arrivati a Pamukkale nel tanto decantato hotel Terme Park Anche qui mezz’ora prima che chiudesse il ristorante dove però il cibo non era male nonostante il pochissimo tempo che ci hanno concesso per una cena di corsa. Quello che non andava erano le camere con l’aria condizionata che non funzionava, senza cassaforte e sempre con l’impossibilità di poter dialogare con la reception per le solite già raccontate carenze linguistiche e per il fatto che Aisham appena arrivati si è dileguata senza darci alcun supporto. La mattina dell’ultimo giorno altra alzataccia, con la descrizione, mentre andavamo alle terrazze di Pamuikkale,, di come sarebbe andata la giornata, ovvero che Aisham ci dava due ore e mezza libere per visitare il posto ma raccomandandoci altresì di non fare il bagno nella piscina di Herapolis perché non c’era tempo. Detto questo si è seduta al bar e ha aspettato che, da soli, facessimo il giro della necropoli o del teatro romano, mentre tutti gli altri gruppi venivano seguiti dalla loro guida perché qui c’era davvero tanto da vedere e da sapere, mentre noi siamo stati lasciati come cani sciolti. Verso le 11 siamo ripartiti alla volta di Bodrum con una tappa in un ristorante da camionisti davvero squallido e fatiscente. Siamo arrivati a Bodrum poco dopo le 16 con le nostre belle 10 ore di pullman sulla schiena ma ad attenderci, contrariamente al previsto, non c’era nessuno. Così come è accaduto durante il viaggio diverse volte, Aisham ha cominciato a fare diverse concitate telefonate invitando alcuni dei passeggieri a scendere dal pullman aspettando in strada, con 40 gradi sotto il sole, perché avrebbero dovuto essere associati all’altro gruppo per via delle diverse destinazioni alberghiere. Il fatto è che oltre agli addetti della locale corrispondente agenzia, arrivati sul posto e assolutamente incapaci di gestire la situazione, mezzi di trasporto non ce ne erano, e le persone, nonostante le concitate telefonate della nostra guida, hanno dovuto aspettare in strada ai lati del pullman. Una confidenza del responsabile dell’agenzia di Bodrum mi fece presente che noi, grazie alla fretta di arrivare della nostra saggia guida, eravamo arrivati un’ora e mezza prima del previsto, e che quindi i pulmini destinati agli spostamenti sarebbero arrivati molto dopo. Circa alle 17 e 25 il nostro pullman è ripartito lasciando gli altri, come su detto, in mezzo alla strada. Come ciliegina sulla torta di cotanta tribolazione Aisham decise che si dovevano accompagnare agli hotel di destinazione prima i più distanti, così noi che eravamo a soli 15 minuti dall’albergo ci siamo dovuti fare 2ore e mezza di pullman per accompagnare tutti, per poi tornare indietro ed arrivare al nostro hotel con aggravio dei già forti mal di schiena. Siamo arrivati, dalla 6e30 della mattina ora della partenza dall’albergaccio di Pamukkale alle 19e30 all’hotel Mirada dove abbiamo potuto fare sei giorni di mare con tutti i confort, ma questo non ha cancellato le traversie, l’incompetenza, e stoltezza della settimana di tour con una guida, Aisham, che dovrebbe cambiare mestiere e smettere di provocare danni ai clienti. I due tour operator o agenzie: Yalla Yalla responsabile primo di tale organizzazione andrebbe cancellata dal novero dei venditori di viaggi e dimenticata perché prima responsabile per non aver verificato, o per averlo fatto, la collaborazione con Intra Tour che ha gestito poi viaggi e spostamenti. Intra Tour poi, come su detto, responsabile ultima dei disagi disservizi e guai vari, andrebbe chiusa, cosa questa di cui mi mi farò carico comunicando al Ministero del Turismo turco, affinché non contribuiscano più a danneggiare l’immagine di un Paese bello ed accogliente che loro, per una settimana, ci hanno fatto desiderare di non aver mai visitato.
Cav Dott. Franco Antonio Pinardi
Giornalista iscritto all’albo di Roma/ Milano
Segretario Generale Confederazione Unitaria Giudici Italiani Tributari
Confederazione Giudici di Pace
Presidente del Tribunale Arbitrale per l’impresa il Lavoro e lo Sport.
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So, first off, let me say that one of our days was spent entirely on moving from Cappadocia to Kusadasi. So, keep in mind that it is actually 4 days, not 5. Cappadocia is also a little boring and we had way too many car rides dropping off people we weren't with. However, for the price, I'd say it's pretty good. You can definitely do better if you get a private tour (not very pricey if contacting turkish travel agency directly), but for something available from Viator, it's not bad.
Not going to bore you with the details, just the highlights:
Cappadocia - a lot of landscapes and 4-hour per day tours or so. You will be dragged to many local stores, don't buy anything, it's horribly overpriced. Get the hot air balloon flight, it's the best. Underground city is also worth a visit, if you get the choice of underground city, ask for the biggest.
Kusadasi - no tours happen here, but you will be in a hotel in the city. It's a resort city and it's absolutely charming. Plenty of good food and good drink. There's a number of relaxed shisha bars nearby. I am huge fan of the Leila cafe a couple blocks away for shisha and sunset views. And across, there is a shopping mall, check out the brand Avva for men there, absolutely the best.
Ephesus - Wow! Just wow. If you're a history buff, especially. Blows Rome out of the water. Not even going to say more, just the best day.
Pamukkale - Wow! Again, it's an amazing site. Our tour guide was kind enough to arrange an optional parachute ride, which flies right over the ruins and the flats. The best part of the trip for me.
Tour guides change between destinations, but if you meet a Kusadasi native named Mehmet, please treat him well. He's the best!