16 Mar 2024
A Calafate la morsa del freddo ci abbraccia anche solo per ritirare i bagagli e salire in macchina, accompagnati da una ragazza bionda e ben nutrita, che parla un italiano quasi impeccabile ( per via delle sue origini)
e ci spiega un po’ di cose, fino all' hotel. Svizzera o Patagonia? Tetti spioventi, casette che sembrano baite, pratini perfetti, vasi di fiori ai balconi.
Calafate con le sue villette di legno, sovente vivacementIle colorate e i grandi comignoli sui tetti aguzzi, non ha un vero centro, non almeno come lo intendiamo noi.
Tutto avviene ai due lati di un largo rettilineo, Avenida Libertador.
Ma c’è un tratto più vivace, con negozietti di artigianato, decine di agenzie che organizzano escursioni, bar profumati di legno, ristorantini e ristorantoni ( come il Pura Vida, reso celebre dalla LP, ma che , per i nostri ritmi apre troppo tardi), spiedi enormi dietro i vetri che ruotano lentamente per cuocere con calma i poveri corderi, ridotti a cadaveri aromatizzati e poi banche, uffici di cambio, hotel e tanto verde curato con pignoleria.
E ,onnipresenti,docili,accarezzati da tutti, tanti tanti perros, perlopiu’ di grossa taglia e profondi occhi buoni.
Ah le impanadas…con carne piccante o normale ( spesso di guanaco).
Con queso e cipolla, con tonno,con verdura…
Basso il costo, piacevole il sapore.