Besuchen Sie Marokko Sahara tolle Gesellschaft
Es ist eine sehr faszinierende Tour während meines Aufenthalts in Marokko. Meine Reiseleiterin Moha ist sehr professionell und hat mir viel Zeit gelassen, um die Geschichte Marokkos, die Traditionen und die Kultur zu genießen. Wir haben viele verschiedene Berberdörfer besucht. Er hat auch die schönsten Bilder für mich gemacht und mir viele Ratschläge und Hilfe gegeben. Wir werden auf jeden Fall wiederkommen und allen meinen Freunden empfehlen.
rodingosincinelli
01 Jan 2020
Comune con poco più di 5 mila abitanti in provincia di Arezzo è inserito tra i borghi più belli d’Italia. paese Bandiera Arancione e Città Slow (del buon vivere). La fama di Anghiari nasce dal fatto di essere stata teatro della battaglia combattuta nell'anno 1440 tra i Fiorentini e i Milanesi, e in seguito dipinta da Leonardo da Vinci.
Il Comune merita sicuramente una visita preparata con cura per poter gustare il copioso patrimonio di beni religiosi e civili presenti sul suo territorio.
Tra i beni del patrimonio religioso (oltre una decina fra chiese, cappelle pievi e badie) a mio avviso non si possono non visitare:
• La Badia di San Bartolomeo del 1104 per la presenza di una Madonna lignea attribuita allo scultore senese Tino di Camaino, per il Crocifisso ligneo di ambito toscano ma di iconografia legata all'arte nordica, per il ciborio (tabernacolo) quattrocentesco in pietra che si trova nel coro e un dossale (o retrotabula) in pietra scolpito verosimilmente da Desiderio da Settignano verso la metà del XV secolo.
• La Chiesa della Croce fondata nel 1499 dalla Confraternita di Santa Maria al Borghetto e terminata nel 1534. L'interno a navata unica con altari in pietra eretti dalle maggiori famiglie anghiaresi, su cui sono inseriti alcuni bei dipinti di scuola fiorentina del Seicento. La chiesa offre ampia testimonianza della pittura devozionale toscana con dipinti come l'Invenzione della Croce (altare maggiore, da alcuni attribuito a Francesco Curradi) e l'Immacolata Concezione di Domenico Cresti detto il Passignano (1599, primo altare a destra).
• La Chiesa di Sant’Agostino che pare abbia avuto origine da una cappella edificata nel XII secolo dagli Ospitalieri di Sant'Antonio abate (detti anche del Tau o di Vienne), secondo la tradizione giunti in Valtiberina al seguito dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Beckett nel 1162. Riccamente decorata nel XV secolo, attualmente gli interni hanno decorazioni a stucchi della seconda metà del XVIII secolo, tuttavia dalla parete affiorano gli affreschi originali, attribuibili a pittori locali del XIV secolo.
Tra gli immobili del patrimonio civile che annovera dodici strutture, due musei e un teatro ritengo siano da visitare:
• Il Palazzo Pretorio (o Palazzo del Vicario) costruito nel XIV secolo. Attualmente utilizzato come sede municipale è iscritto nell'elenco degli edifici monumentali della provincia. Conserva tracce delle originali finestre ad arco. Un tempo sede dell'antico Tribunale, conserva al pian terreno alcune 'segrete', una cappella ed un affresco raffigurante La Giustizia, opera del XV secolo probabilmente di Antonio di Anghiari, primo maestro locale di Piero della Francesca. Il piano terra, occupato lo scorso secolo dalle prigioni, ha all'interno un cortile, con pozzo alimentato dalla sottostante cisterna. Sul fianco destro di detto cortile si apre una cappella con affreschi quattrocenteschi mentre al pianterreno, in una zona più bassa rispetto al piano di calpestio, è stata recentemente ritrovata una vasca vinaria, reperto di età romana.
• Palazzo Marzocco o Palazzo della Battaglia edificato dalla famiglia Angelieri nel secolo XVI, il palazzo deve il suo nome alla statua del Marzocco fiorentino che è collocata in cantonata, simbolo della sovranità popolare. Al suo interno è ospitato il Museo della battaglia e di Anghiari, museo storico della città. Vi sono esposte selezioni di alcune delle più importanti collezioni del territorio dalla Preistoria al 1700, Fra gli oggetti esposti vi è una scultura di Età romana in cristallo di rocca (varietà di quarzo completamente incolore) raffigurante la testa della divinità Pan, databile attorno al II secolo d.C. Cardine del percorso espositivo è la parte dedicata alla battaglia di Anghiari che narra l'incompiuta rappresentazione pittorica di Leonardo da Vinci e l'importanza storica del fatto d'armi.
• Museo di Palazzo Taglieschi un edificio rinascimentale, composto da più case-torri di origine medievale, che un tempo era dimora dei Taglieschi, una delle più potenti famiglie di Anghiari. Dal 1975 il palazzo è sede del Museo Statale che custodisce opere d'arte provenienti da chiese ed edifici storici del territorio valtiberino. Di notevole interesse la scultura lignea policroma raffigurante la Vergine, capolavoro di Jacopo della Quercia (1420 circa) e la Natività attribuita alla bottega di Andrea della Robbia.