17 Mar 2024
“ Nativo Experience”: in quattro x quattro si sobbalza nella steppa, sempre uguale e sempre diversa, tra bacche di calafate e arbusti resinosi, guidati dall’espansivo Federico, un giovane cristone biondo,che pare venire dai fiordi e non dalla provincia di Santa Cruz.
A bordo Messicani, Colombiani, Uruguaji e una signora un po’ scarmigliata che ha vissuto a lungo in Italia (a Faenza) tutta impegnata ad aiutare la madre ben più che ottantenne.
Al Mirador si deve lottare contro il vento e tenersi ben saldi sulle gambe, per riuscire a scattare qualche foto ai colori meravigliosamente cangianti del lago e alla lontana luminescenza della Cordigliera.
Poi si scende tra massi megalitici verso la spiaggia pietrosa, in un ambiente che di per se’ fa Preistoria.
E qui in effetti vivevano i nativi Theuelche, infilati nelle cuevas lontane dal vento.
Hanno lasciato segni infantili di figure umane e mani sulle rocce.
L’asmuerzo è in stile nativo appunto, dentro una grotta dove ci aspetta un grande fuoco acceso, l’odore del cordero che cuoce da ore e abbondante vino tinto…